Il ruolo del logopedista in ambito foniatrico ha una valenza multipla, specialmente se si tratta della cura di una voce artistica. Il suo ambito di intervento elettivo rimane quello riabilitativo ma assume grande rilevanza anche la sua opera in ambito preventivo e formativo, quando cioè è necessario non tanto riabilitare, quanto educare.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DELL’EDUCAZIONE VOCALE

L’impianto caratterizzante l’attività logopedica all’interno di un percorso formativo di un artista, deve essere il “fare conoscenza” sia pratica che teorica, allo scopo di portare l’artista a saper dare “un nome e cognome propriocettivo” ad ogni atto e saper controllare il proprio gesto vocale nel rispetto della fisiologia. Il cantante che sa riconoscere i propri limiti e difficoltà, avrà una maggior possibilità e capacità di ridurre i danni conseguenti a malmenage e surmenage vocale nel rispetto dei concetti di eutonia ed economia, attenzione all’affaticabilità e contenimento dei rischi.
E’ chiaro quindi come nella formazione artistica di un cantante, la logopedia rivesta un ruolo di primaria importanza, in quanto, oltre a fornire le basi teoriche per un corretto uso della voce, consente di scoprire e sperimentare tutto quello che costituisce l’abc della tecnica vocale (qualcosa che viene prima dello studio vero e proprio). Tale connubio tra teoria e pratica metterà l’artista in condizioni di saper ascoltare e controllare il proprio “corpo che canta”, riducendo così l’insorgenza di problematiche vocali e consentendogli di vivere serenamente e consapevolmente la propria professione o passione.

RIEDUCARE UNA VOCALITÀ ARTISTICA

Comunemente la causa primaria delle disodie, alterazioni della voce cantata, sono surmenage e malmenage vocale. A questi fattori possiamo affiancare un corredo concausale o scatenante piuttosto vasto (es. flogosi acute, tecnica vocale immatura, affronto di repertorio non adatto alle proprie “corde” o alla preparazione tecnica) che sregolano l’abilità motoria volta alla fonazione, alterando lo schema corporeo-vocale.
La finalità di un buon trattamento logopedico è l’autonomia del paziente nella gestione delle proprie risorse vocali. L’approccio logopedico ad un artista è mettersi in relazione con la realtà del suo vissuto e del suo corpo. Tanto più il lavoro sarà insieme, tanto più facile sarà intuire dove agire, capire quali esercizi saranno più adeguati per lui, quali tappe saranno più problematiche.
Dopo un approfondito colloquio e un’accurata valutazione, le tappe della rieducazione saranno volte a:

  • spiegazioni di fisiologia vocale;
  • guida all’evitamento di abusi;
  • indicazioni per autosalvaguardia;
  • educazione uditiva e propriocettiva;
  • valutazione delle relazioni tra caratteristiche della tecnica di canto e disodia;
  • intervento diretto sul paziente.