Le malattie neurodegenerative sono caratterizzate da un processo cronico e selettivo di morte dei neuroni del Sistema Nervoso Centrale.
Nei diversi quadri patologici, a seconda delle aree cerebrali colpite dal deterioramento neuronale, si manifestano danni irreversibili alle funzioni cognitive (attenzione, memoria, linguaggio, ecc.), alterazione delle capacità motorie, disturbi psicologici e comportamentali primari o secondari al deterioramento cognitivo.

Tra le malattie neurodegenerative più note troviamo la Malattia di Alzheimer, il Morbo di Parkinson, la Sclerosi Multipla (SM), la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la demenza Fronto-Temporale e la demenza a Corpi di Lewy.
La progressività delle malattie neurodegenerative, e il coinvolgimento di diverse aree del Sistema Nervoso Centrale, rende i quadri clinici estremamente diversificati e complessi.

La valutazione dei deficit cognitivi deve essere il più possibile approfondita e completa, e deve tener conto dell’andamento della patologia, prevedendo rivalutazioni periodiche che consentano di avere un quadro aggiornato del profilo funzionale del paziente.
Sulla base della valutazione è possibile implementare un trattamento neuropsicologico e logopedico mirato, in questo caso, a contenere e rallentare la progressione, seppur inevitabile, del deterioramento cognitivo.

Al trattamento diretto con il paziente, si affianca il counselling alla famiglia, in particolar modo al care giver, cioè colui o colei che si prende cura in prima persona del familiare malato. Tramite il counselling è possibile guidare e supportare le famiglie nell’accettazione della malattia, nell’adozione di comportamenti e di strategie che si adattino alle capacità del malato, nell’affrontare la progressione delle condizioni cliniche.